Fino a qualche tempo fa, i condomini e le singole unità immobiliari, non erano sottoposti a consistenti rischi da parte di malavitosi, in quanto le intrusioni riguardavano per numero di casi, prevalentemente le abitazioni singole, quali villette, case più o meno isolate, attività commerciali o aziende. Oggi purtroppo le cose sono cambiate, e siamo quindi costretti ad assistere a veri e propri raid messi a segno nei condomini e alle relative abitazioni. In forza di quanto detto, è sempre più necessario intervenire in modo adeguato e adottare soluzioni mirate a proteggere e/o prevenire attività malavitose rivolte alla struttura condominiale, e alle varie unità abitative, tenendo in considerazioni alcuni fattori determinanti relativamente alla privacy delle persone e all'autonomia di queste di gestire in modo autonomo, i dispositivi utilizzati per la protezione di se stesse e dei loro beni.
Intervenire nel condominio e negli spazi comuni
Sempre più frequentemente, i condomini costituiscono un facile bersaglio per i ladri da appartamento oltre ad offrire un possibile riparo a senzatetto che non avendo fissa dimora approfittano degli spazi comuni quali atri condominiali, scantinati e autorimesse per soggiornare durante la notte. Questo stato di cose, inquieta le comunità che risiedono nel condominio, e condizionano in larga parte le abitudini e la libertà dei singoli che percepiscono in modo evidente il timore di non essere al sicuro.
Un sistema di videosorveglianza ben progettato, costituisce l'unico rimedio per dissuadere persone indesiderate ad inserirsi nei vari spazi condominiali ed inoltre grazie alle registrazioni video sono di fondamentale utilità alla Forza dell'Ordine per lo svolgimento delle indagini in caso di eventi gravi.
Il posizionamento dei vari dispositivi riveste un'importanza cruciale, e da questo dipende l'efficacia e l'utilità di tutto il sistema. Le telecamere devono essere collocate in modo da controllare l'accesso allo stabile e agli ascensori, negli ingressi delle autorimesse, nel deposito delle biciclette, negli atri delle cantine e nella zona dei contatori. Quest'ultima, spesso poco considerata, è molto importante perchè, oltre ad ospitare i vari contatori dell'Enel, ospita gli armadietti quasi sempre aperti o facilmente apribili, della Telecom. La recisione dei cavi telefonici è una strategia adottata per neutralizzare i combinatori telefonici degli antifurto eventualmente installati nella singole unità.
Anche l'unità principale, ovvero il DVR o l'NVR deve essere installato con cura. Deve essere ben protetto da un robusto armadio a sua volta ben fissato, e dove possibile, all'interno di una stanza chiusa a chiave accessibile solo a persone autorizzate e incaricate dai condomini. Questo accorgimento, non solo protegge gli apparecchi e il loro contenuto dalla rimozione fisica, ma deve anche escludere violazioni non lecite della privacy.
Un'altra cosa da considerare è l'affidabilita dei componenti e l'assistenza post installazione. In un condominio specie se di grosse dimensioni, le apparecchiature elettroniche e gli impianti in generale, non vengono quasi mai controllati per verificarne il corretto funzionamento. E' importante quindi impiegare dispositivi di qualità e organizzare insieme alla ditta installatrice, periodiche verifiche di funzionamento e interventi di manutenzione ordinaria.
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Intervenire nei singoli appartamenti
Anche gli appartamenti condominiali sono diventati oggetto di attenzione da parte dei topi di appartamento, incoraggiati dalla facilità che riscontrano nel forzare le porte di ingresso o le finestre degli appartamenti posti ai piani più bassi. Si legge spesso sui quotidiani locali che le porte anche se blindate vengono facilmente aperte con quelle che vengono chiamate "chiavi bulgare" e che sembra non abbiano difficoltà ad aprire anche serrature dell'ultima generazione.
Che fare? La soluzione risiede nell'installazione di un sistema antifurto, ma proprio per le caratteristiche tipiche degli appartamenti, e per le molteplici esigenze dell'utente, non sempre la soluzione risulta essere a portata di mano se si vogliono ben proporzionare al rischio, le risose impiegate e i costi ad esse collegati.
Quali sono le soluzioni che proponiamo? Posto che i fattori di rischio devono essere sempre attentamente valutati, le logiche che condizionano le scelte sono molteplici. Gli appartamenti collocati al piano terra, o al primo piano se facilmente aggradibili, devono essere trattati con lo stesso criterio di una casa singola, ovvero non devono mancare le protezioni perimetrali applicate a porte e finestre e un adeguato numero di rilevatori di presenza all'interno dell'abitazione. Gli appartamenti del piano terra delle nuove costruzioni, sono spesso predisposti, quindi si possono anche adottare soluzioni a filo. Per quanto riguarda le unità poste ai piani più alti, lo scenario è più favorevole in quanto a meno che non ci si trovi in presenza di grondaie, poggioli o tettoie, l'unica via di accesso è costituita dalla porta di ingresso. Ovviamente le soluzioni non mancano, ma in molti casi si devono adottare apparecchiature che risultano essere eccessive per il lavoro che devono svolgere, a tutto svantaggio del costo finale che spesso scoraggia l'utente in quanto non giustifica la spesa da sostenere in ragione di varie motivazioni quali ad esempio la residenza provvisoria o il reale basso rischio di intrusione. Tenendo sempre in evidenza la responsabilità di valutare i rischi reali, il lavoro che si pretende da un sistema antifurto per appartamento è che generi un allarme locale in caso di intrusione e che informi il proprietario mediante l'invio di un SMS o di un messaggio vocale. Un'altra esigenza che molto spesso siamo chiamati a risolvere è la protezione dei garage e delle cantine, dove oltre a tutto il resto, vengono frequentemente ricoverate biciclette anche molto costose e che risultano essere un bottino parecchio appetibile.
La gestione del sistema mediante il cellulare rende ancora più funzionale il sistema mentre il collegamento con la Forza dell'Ordine rappresenta una ulteriore garanzia.
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